lunedì 28 aprile 2008

MATEMATICA QUOTIDIANA

"Ma cosa mi interessa a me delle operazioni, che tanto uso la calcolatrice..." dice l'annoiato bambino rivolto all'esausta maestra che cerca di fornirgli motivazioni valide affinchè si concentri sul compito proposto.
Situazione ben nota per gli addetti ai lavori che tra un aggiornamento e l'altro cercano di trovare risposte plausibili per le stimolanti richieste degli alunni.
Eppure la matematica, insieme ad altre discipline, si presta immediatamente ad un utilizzo concreto delle conoscenze appena apprese. Basti pensare al supermercato. Quando il bambino vi si reca con la madre, ha la possibilità di assistere alla"versione pratica" della matematica: prezzi da confrontare, resti da verificare, sconti da valutare, numero di prodotti da acquistare. Oppure mentre indaffarato gioca con l'amichetto a scambiarsi le figurine, deve stare bene attento a realizzare uno scambio equo e a valutare le eventuali offerte che gli vengono proposte.
Spostandoci invece sul versante dell'adulto, ci troviamo di fronte all'imbarazzo della scelta: si passa dall'economia domestica ai conti del mutuo da pagare, dalla quantità di farina da mettere nella torta alla lettura della bolletta del telefono, dalle previsioni dei sondaggi ai risultati delle elezioni politiche. A tal proposito ecco un esempio:




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